Medjugorje 25 agosto 2013

Il grano di Maria

Cari figli,
anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di essere con voi e di guidarvi verso la conversione.
Giorno dopo giorno Io semino e vi invito alla conversione perché siate preghiera, pace, amore e grano che morendo genera il centuplo.
Non desidero che voi, cari figli, abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare e che non l’avete voluto.
Perciò, figlioli, di nuovo con entusiasmo dite: “ Desidero essere segno per gli altri”.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Vi è una caratteristica della Regina della Pace, che era un metodo utilizzato da Gesù, quello di insegnare attraverso gli elementi della natura.

In questo messaggio la Madonna prende come segni l’agricoltore, la semina e il grano per fare la sua catechesi. Questo tempo, quando appunto dice giorno dopo giorno, è il tempo della semina, il tempo della grazia. Il tempo in cui Lei, con le vesti di agricoltore, provvede alla semina. Il tempo della semina è il tempo provvidenziale concesso a questa umanità per la conversione, il tempo per cambiare, ma come?

Utilizzando la simbologia presa dal mondo agricolo, la semina è il tempo in cui il chicco di grano viene gettato sulla terra, sono i messaggi che Maria diffonde, essi provengono dal cielo, quelli che noi recepiamo attraverso l’ascolto o la lettura.

Alla semina, segue il periodo di annaffiamento del chicco, è il tempo della preghiera, il tempo in cui il messaggio viene meditato, in cui ci si specchia con la propria vita, ciò che potevate fare e che non l’avete voluto e in cui si iniziano a prendere i propositi per porre delle correzioni al proprio modo di gestire lo scorrere della vita.

Poi, come il chicco riposa nel silenzio della terra che lo ha ricoperto, così è il tempo della pace, quello in cui il calore e la protezione della terra ti porta a meditare quanto Dio ti porta sul palmo della mano, quanto sei importante per Lui, come perfino i capelli del tuo capo sono contanti. La pace è meravigliarsi nello scoprire che tu sei importante per Dio.

Di seguito, il grano deve “decidersi” che è necessario spezzarsi, questa decisione, è l’amore, riconosci che non puoi rimanere solo, che non puoi tenere per te ciò che hai scoperto. L’amore è preoccuparsi che l’Amato sia conosciuto, che nessuno perda quello che tu stai sperimentando. Infine, il chicco di grano muore, si spezza, e attraverso di lui altri cento fanno la sua stessa scoperta.

Questo l’impegno per questo mese, pochi passi, da accompagnarsi con una preghiera breve, rapida come una freccia, come una litania da ripetere nel silenzio durante la giornata: desidero essere segno per gli altri.