Medjugorje 25 febbraio 2011

Un itinerario di preghiera per la primavera

Cari figli,
la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto.
Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri.

Io sono con voi e davanti a mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

Mentre leggevo questo messaggio, pensavo a come Maria e suo Figlio Gesù hanno lo stesso modo pregare, Gesù, infatti, prendeva elementi della natura e della vita quotidiana per insegnare: il grano e la zizzania, la pecora smarrita, la vigna, il vento, il fuoco e poi il bellissimo Mt 6,24-34: guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.

Mi chiedevo leggendo il messaggio perché non riusciamo anche noi a stupirci nel guardare gli elementi della natura e a saper leggere nel libro scritto da Dio. La Madonna, anche se ora vive nella realtà celeste, continua a guardare quel libro della natura che contemplava nei suoi anni terreni, quando accompagnava suo Figlio nel vedere ciò che lui, vero Dio e vero Uomo aveva fatto. Come sarebbe bello se imparassimo anche noi questo metodo di preghiera…

La Madonna, infatti, come in altri anni nell’avvicinarsi della primavera, ci invita a osservare la creazione e a prenderla come paragone per il nostro cammino spirituale. Come gli alberi da marzo s’imbiancano con le prime gemme, così è il nostro lavoro sulla conversione, cioè già il solo decidersi, trasforma il nostro albero spoglio, arido, in un riempirsi di foglioline bianche che danzano con il vento. E come le piante dopo le gemme portano bellissimi fiori, così noi saremo belli dentro e fuori. Non è un qualcosa di personale la conversione, ma si vede, diventa essa stessa, un esempio che è segno, tanto da diventare un interrogativo per chi vive ancora nel pieno inverno, si diventa testimoni con la stessa vita.

È eccezionale come la Madonna trae una catechesi con i simboli della natura, chi riuscirebbe a fare tanto? E termina dicendo che quel bellissimo fiore che diventeremo, porterà anche frutto, cioè sarà un’esortazione alla conversione per gli altri.

Tre passaggi della natura e tre passaggi del cammino spirituale, grazie Madre che ci insegni a pregare e che intercedi per la nostra conversione.