Medjugorje 25 agosto 2010

La Regina della Pace torna sulla necessità della preghiera fatta con il cuore.

Questa preghiera si trova quando ogni giorno ci si decide di dedicare un tempo solo a Gesù.

Cari figli,
con grande gioia anche oggi desidero nuovamente invitarvi: pregate, pregate, pregate.
Questo tempo sia per voi tempo per la preghiera personale.

Durante la giornata trovate un luogo dove, nel raccoglimento, possiate pregare con gioia.
Io vi amo e vi benedico tutti.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Leggendo il messaggio di questo mese, colpisce che la Regina della Pace inizia comunicando il suo stato: con grande gioia.

Non è questo un particolare secondario, ma è come se la Madonna volesse comunicarci dove desidera arrivare con questo messaggio, cioè qual è la condizione di chi ascolta i suoi consigli. Lei ci comunica che la preghiera non è un obbligo da rispettare.

Al tempo degli imperatori nell’antica Roma, vigeva la legge della supplicatio; questa prevedeva che in caso di guerra, il popolo era obbligato a pregare le divinità, le quali sarebbero state favorevoli.

Sono trascorsi secoli, ma noi ci comportiamo così, pensiamo che la preghiera sia un contratto con Dio: io ti presto il culto e tu mi proteggi. Questo arriva fino allo scrupolo, cioè se qualcosa non va bene, vuol dire che ho pregato poco.

Quanto è sbagliato quest’atteggiamento, questo ci trasmette unicamente tensione: la smania di finire tutte le preghiere stabilite per il giorno.

La Madonna invece, ci trasmette la sua gioia, che proviene dal suo atteggiamento di preghiera: in cielo lei ha semplicemente continuato ciò che già faceva sulla terra, la contemplazione di suo Figlio. La preghiera è decidere di staccare per un tempo da tutte le attività, trovare un luogo dove pregare con gioia.

Trovare un luogo per pregare significa che non voglio compromessi, ho l'intenzione di non essere disturbato, se dovesse chiamarmi la persona che amo che vuole incontrarmi, non la vedrei in mezzo ad una folla o mentre sono preso da altre cose, ma le proporrei un luogo e un orario per non essere disturbati.

Così faceva Gesù, che di mattino presto si alzava e si ritirava su di un monte e staccandosi da tutto il resto s’immergeva nella contemplazione del suo grande mistero.

La Madonna da trent’anni chiede in particolar modo la preghiera, perché sa che è una nostra necessità, lei sa che l’uomo per natura non desidera altro che la gioia. Le nostre giornate sono spesso accompagnate dalla fatica degli impegni, dei pensieri, delle preoccupazioni e quanto vorremmo trovare una via di fuga, una soluzione che ci faccia tornare la pace. A questo vuol arrivare la Vergine Maria.

Se cerchi la gioia, lei ti dice: scegli un orario in cui puoi ritirarti, in un luogo o in un modo in cui nessuno può trovarti e lì stai con me, resta con mio Figlio.

È proprio in questo modo che posso fare una straordinaria esperienza, tocco con mano ciò che lei dice, io vi amo e vi benedico; nella preghiera profonda sento la calma che mi scende, come un olio balsamico che è versato sulla testa, la bagna, e poi inizia a scorrere lungo il corpo: è l’amore, è la benedizione che si riversa su di me.