Intervista a Suor Alessandra Smerilli

“Donne per un nuovo Rinascimento”: genio femminile al servizio del bene comune

Dodici donne, tra cui economiste, ricercatrici e imprenditrici sono chiamate, attraverso una task force voluta dalla ministra della Famiglia e delle pari opportunità Elena Bonetti per elaborare proposte in grado di far ripartire il Paese. Fanno parte di questo gruppo di lavoro, guidato da Fabiola Gianotti direttrice del Cern di Ginevra, dodici donne impegnate in vari ambiti, tra cui quello scientifico e umanistico. Tra le esponenti di questa speciale equipe c’è anche suor Alessandra Smerilli, docente di Economia all’Auxilium e consigliere dello Stato della Città del Vaticano che spiega l’obiettivo dell’iniziativa:

Risposta: La trask force si è posta, come obiettivo, quello di un piano di ripartenza per il Paese cercando di mettere in campo risorse femminili che possono essere messe a disposizione in questo momento.

Domanda: Come si prepara la rinascita dopo la catastrofe, anche economica, provocata dalla pandemia?

R. – In questo momento è difficile immaginare quando e, in che modo, si potrà ripartire. Parlo per l’Italia ma anche nel resto del mondo c’è tanta incertezza. Il primo punto per preparare la rinascita è quello di osservare, leggere e analizzare bene la situazione in cui ci troviamo. E cercare di vederla, almeno per quanto mi riguarda, dal punto di vista dei più deboli. E quindi, poi, provare a mettere in campo le risorse che in questo momento possono essere tirate fuori e cercare di ragionare tutti insieme per il bene comune. La cosa peggiore che potrebbe accadere dopo questa pandemia, è che non vengano per esempio interrotte le catene di iniqua distribuzione della ricchezza.

D. In questo periodo così complesso e scosso dalla pandemia, gli interrogativi spesso riguardano, soprattutto, il tempo presente. Ma domande altrettanto cruciali sono quelle che si legano al futuro. Quali sono le opportunità e le sfide che il mondo dovrà cogliere ed affrontare per vivere un vero rinascimento quando, finalmente, sarà superato questo momento di emergenza?

R. – Le opportunità da cogliere sono quelle che già stiamo vedendo in questo momento. Io sono docente universitaria e tutto quello che pensavamo di dover fare e che non avevamo iniziato a fare, come l’avvio della didattica a distanza, siamo stati costretti a farlo nel giro di due giorni. Abbiamo visto che non solo è possibile, ma è anche un bel modo per restare in contatto con gli studenti. Questo vale per il mondo universitario ed anche per tanti tipi di lavori. Il potenziale dato dalle nuove tecnologie e dalle capacità di connessione, ci consentono di poter studiare anche modi diversi di lavorare, che siano anche più rispettosi, forse, della terra e della natura. Le nuove tecnologie consentono, infatti, di doversi spostare meno, anche se questo non è possibile per tutti i lavori. Penso che queste siano alcune delle opportunità che possiamo cogliere. Le sfide sono legate al fatto che, come per la salute questo virus danneggia i più fragili e nello specifico le persone più anziane, allo stesso modo questo fermo economico – che genererà presumibilmente gravi recessioni – andrà a danneggiare maggiormente le persone più deboli e con meno tutele. Allora la stessa energia che stiamo impiegando per cercare di salvare vite umane, motivo per cui ci stiamo fermando anche economicamente, dovrà essere impiegata per ripartire in modo che i più deboli non vengano messi da parte. Ma ci dobbiamo veramente sentire tutti insieme fratelli nell’affrontare queste sfide. Se riusciremo a fare questo, io penso che ne usciremo anche migliori come persone e come società. Da un grande dolore e da un grande male si riscoprirà il bene dello stare insieme.

Un piano per risorgere

Il coraggio di una nuova immaginazione del possibile

Il Papa propone «un piano per risorgere» dopo il Covid-19

Papa Francesco ha un «piano per risorgere» dopo la pandemia del covid-19: è indirizzato a tutta l’umanità ed è contenuto nero su bianco in una lettera scritta in spagnolo — la sua lingua madre — fatta pervenire a «Vida Nueva», rivista e portale di notizie religiose e di Chiesa, che l’ha pubblicata venerdì 17 aprile. Di seguito ne riportiamo una nostra traduzione in italiano.

«Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: “Rallegratevi”» (cfr. Mt, 28, 9)*. Sono le prime parole del Risorto dopo che Maria Maddalena e l’altra Maria scoprirono il sepolcro vuoto e s’imbatterono nell’angelo. Il Signore va loro incontro per trasformare il loro lutto in gioia e consolarle in mezzo alle afflizioni (cfr. Ger 31, 13). È il Risorto che vuole risuscitare a una vita nuova le donne e, con loro, l’umanità intera. Vuole farci già iniziare a partecipare della condizione di risorti che ci attende.
Invitare alla gioia potrebbe sembrarci una provocazione, e persino uno scherzo di cattivo gusto dinanzi alle gravi conseguenze che stiamo subendo a causa del Covid-19. Non sono pochi quelli che potrebbero ritenerlo, al pari dei discepoli di Emmaus, come un gesto d’ignoranza o d’irresponsabilità (cfr. Lc 24, 17-19). Come le prime discepole che andavano al sepolcro, viviamo circondati da un clima di dolore e d’incertezza che porta a chiederci: “Chi ci rotolerà via il masso dall’ingresso del sepolcro?” (Mc 16, 3). Come faremo per affrontare questa situazione che ci ha completamente sopraffatti? L’impatto di tutto ciò che sta accadendo, le gravi conseguenze che già si segnalano e s’intravedono, il dolore e il lutto per i nostri cari ci disorientano, angosciano e paralizzano. È la pesantezza della pietra del sepolcro che s’impone dinanzi al futuro e che minaccia, con il suo realismo, di seppellire ogni speranza. È la pesantezza dell’angoscia di persone vulnerabili e anziane che attraversano la quarantena nella più assoluta solitudine, è la pesantezza delle famiglie che non sanno più come portare un piatto di cibo sulla loro tavola, è la pesantezza del personale sanitario e degli addetti alla sicurezza quando si sentono esausti e sopraffatti… quella pesantezza che sembra avere l’ultima parola.

Programma settimana Santa 2020

Santuario Madonna di Casale- Beato Pio, 5 – 13 Aprile

A causa della pandemia, purtroppo, il santuario resterà chiuso.
Vi portiamo nel cuore e preghiamo per voi

 

5 aprile      DOMENICA DELLE PALME     P. Fernando

11.00          Concelebrazione eucaristica, omelia partecipata, in chiesa
                      Ufficio delle Letture – Ora Media
18,30         Adorazione eucaristica – Rosario – Vespri


6-7- aprile 07,30   Lodi e meditazione    P.Bruno

11,50          Ufficio Letture -Santa Regola- Ora Media
18.00         Messa-Adorazione-Rosario, Vespri


8 aprile     Ritiro spirituale del Clero     P.Giocondo

10.00         Guidato dal nostro Vescovo su IcaroTV
18.00         Messa-Adorazione-Rosario, Vespri


9 aprile     GIOVEDI’ SANTO            P.Fernando   

11,30          Preghiera di fraternità
18.00         Concelebrazione In Coena Domini, omelia partecipata, in chiesa
                      Adorazione eucaristica
20,30         S. Messa in Cena Domini del Vescovo in Cattedrale


10 aprile   VENERDI’ SANTO         P.Gianni

16.00          In Passione Domini, adorazione della Croce, in chiesa
18.00          In Passione Domini, celebrazione del Papa in S. Pietro
20.00         Celebrazione In Passione Domini del Vescovo in Cattedrale
21.00          Via Crucis con il Papa sul sacrato in S. Pietro


11 aprile    SABATO SANTO          P.Piergiorgio

11,30           L’Ora della Madre, animata da tutti con il sussidio apposito
21.00          Veglia Pasquale, in chiesa. Il Papa celebra in S. Pietro
22.00         Veglia Pasquale del Vescovo in Cattedrale


12 aprile SANTA PASQUA – ALLELUIA!         P.Fernando

11.00           Concelebrazione, omelia partecipata – Ora media, in chiesa
12.00          Benedizione Urbi et Orbi
18.00          Adorazione – Via Lucis – Vespri
21,05          Intervista a Papa Francesco su “Io credo” in TV2000