Medjugorje, 25 maggio 2014

Nello Spirito di Dio… siete preziosi

Cari figli!
Pregate e siate coscienti che senza Dio siete polvere.
Perciò volgete i vostri pensieri e il vostro cuore a Dio e alla preghiera.
Confidate nel Suo amore.
Nello Spirito di Dio, figlioli, tutti voi siete invitati ad essere testimoni.
Voi siete preziosi e io vi invito, figlioli, alla santità, alla vita eterna.
Perciò siate coscienti che questa vita è passeggera.
Io vi amo e vi invito alla nuova vita di conversione.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Tra le visioni del profeta Ezechiele, ve n’è una al capitolo 37, in cui il veggente viene trasportato in spirito nella pianura che è piena di ossa. Il Signore chiede a lui di parlare a queste spoglie. Ezechiele obbedisce e dopo aver profetizzato alle ossa, queste si avvicinano ognuna alle altre che facevano parte del medesimo corpo. Dopo che si sono ricomposti gli scheletri, su di questi riappare prima il sistema nervoso, poi la carne e infine la pelle. Ma non c’era spirito in loro. Il Signore invita il profeta ad invocare lo spirito su di loro. E così parlò Ezechiele: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano. Dopo aver detto questo, lo spirito entra in essi e tornano in vita, si alzano in piedi, ed è un esercito grande, sterminato.

Questo messaggio della Beata Vergine Maria, nell’avvicinarsi della Pentecoste, mette a nudo la nostra situazione umana: senza Dio siete polvere, esattamente come le ossa ricomposte da Ezechiele, che erano all’apparenza corpi umani, ma inerti poiché privi dello spirito.

Mentre nell’Antico Testamento era necessario l’intervento esterno di un personaggio per riportare lo spirito nell’uomo, da Gesù in poi, questi è già presente in noi con il Battesimo, per questo la Madonna invita a fare la nostra parte nel risvegliarlo: volgete i vostri pensieri e il vostro cuore a Dio e alla preghiera. Non è più il profeta a far tornare lo spirito che in molti di noi è giacente, ma la preghiera personale.

Nell’attesa della Pentecoste, gli apostoli si preparano a ricevere lo Spirito attraverso la preghiera, chiusi nel Cenacolo. Così noi, senza la preghiera siamo cadaveri belli all’apparenza, siamo uomini senza ossigeno. La Madonna invita a portare questa bellezza nel nostro interno, una bellezza di cui Lei stessa vuole circondarsi, tanto che con una delicatezza che le è propria ci descrive con siete preziosi. La Madonna arde di desiderio per noi, questo siete preziosi non è il complimento che lo sposo rivolge alla sposa, ma che dopo alcune difficoltà ha già dimenticato, per Lei se siamo preziosi lo restiamo anche nei travagli.

Allora se i travagli, le pene, le speranze che si spengono, ci fanno scendere in un abisso, fidiamoci di Lei che porta questo annuncio: siate coscienti che questa vita è passeggera. Quindi, per quanto tremende possano essere le prove, hanno una scadenza: il termine della vita che spazzerà via ogni lacrima. Sarà lontano, sarà vicino questo termine, sarà un’estasi o sarà un travaglio, sarà sempre la fine, per aprirsi alla vita eterna a noi che siamo preziosi.