Medjugorje 25 marzo 2014

Confessione e santità

Cari figli,
vi invito di nuovo: iniziate la lotta contro il peccato come nei primi giorni, andate a confessarvi e decidetevi per la santità.
Attraverso di voi l’amore di Dio scorrerà nel mondo e la pace regnerà nei vostri cuori e la benedizione di Dio vi riempirà.
Io sono con voi e davanti al mio Figlio intrcedo per tutti voi.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

È un messaggio pienamente in linea con il tempo di Quaresima che la Chiesa sta attraversando. Sempre la Beata Vergine Maria segue la Liturgia, splendida icona del legame tra la Chiesa militante, purgante e trionfante.

Il centro del messaggio, come della Quaresima, la lotta contro il peccato. Gesù è venuto per liberarci dal potere di Satana e dalle catene del peccato, ma non può nulla senza la nostra decisione libera di interrompere questa catena; lo stesso Satana nulla può contro la nostra libertà di seguire il bene. Le chiavi del bene e del male sono nelle nostre mani, per questo la Madonna parla di lotta. La grazia ci sostiene, ma la tentazione dall’altro lato ci seduce, siamo quindi al centro di una lotta per la salvezza dell’anima, diventa quindi decisiva la decisione, cioè la presa d’atto personale di voler cambiare vita, senza rinvii.

La Vergine Maria ci consegna due strumenti fondamentali: la Confessione sacramentale e la santità. La Confessione oltre la pulizia dei peccati, è ricevere nuovamente il dono dello Spirito; con la Confessione si riprende il cammino interrotto dalle cadute. Satana sa che dopo il peccato ci sentiamo deboli e torna il desiderio di ricominciare, quindi cerca di bloccare le anime sulla via del vizio, la Confessione invece tronca il legame con le cadute e riporta sul cammino, per questo non vi può essere un buon cammino spirituale senza un ricorso continuo alla Riconciliazione.

Il desiderio della santità invece, è guardare non dietro ma davanti a sé. Gesù ha detto di non voltarsi indietro, il desiderio di santità così punta gli occhi davanti. Così si riesce a sentirsi più liberi dai condizionamenti da cui sembra di non riuscire a liberarsi. Vi sono delle nostre abitudini che facciamo fatica ad abbandonare, lo sguardo avanti invece della santità, permette di non recriminare sulla mancanza dei propri piccoli o grandi vizi.

È attraverso il nostro cuore rinnovato che l’amore scorrerà, la gente capisce subito se ha davanti qualcuno che crede in quello che fa, di più, la gente ricerca chi dia prova di coerenza, delle luci che rischiarano. I santi sono stati sempre ricercati, anche quando erano burberi, non per il potere taumaturgico, ma per la serenità che trasmettevano. È anche alla nostra portata questo traguardo, bellissimo, coinvolgente, pieno di benedizione di Dio.