Medjugorje 25 novembre 2013

La porta del cuore

Cari figli,
oggi vi invito tutti alla preghiera.
Aprite profondamente la porta del cuore, figlioli, alla preghiera, preghiera del cuore e allora l’Altissimo potrà operare nella vostra libertà e inizierà la vostra conversione.
La fede diventerà forte così che potrete dire con tutto il cuore: ‘Mio Dio e mio tutto’.
Comprenderete, figlioli, che qui sulla Terra tutto è passeggero.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

In quest’ultimo messaggio alla parrocchia prima del Santo Natale, la Beata Vergine Maria invita ad aprire la porta del cuore, profondamente, alla preghiera. Da parte mia ho sperimentato che la preghiera diventa buona dal momento che c’è modo di ritirarsi in un luogo isolato. Sembrerebbe una cosa banale, e lo è, ma quanto poi è difficile prendere la decisione di andare in un posto isolato. Ma, questo posto è possibile trovarlo anche nella propria casa, ci sono degli orari del giorno in cui anche la propria casa è nel silenzio, come le prime ore del mattino, quando il mondo ancora dorme, anche anticipare di una sola mezz’ora la sveglia.

Un’altra annotazione del messaggio, la Madonna, benché gloriosa in cielo, si considera ancora appartenente alla terra, non dice: “sulla terra”, ma “qui sulla terra”. In questo modo ci dimostra che è legata da una particolare attenzione ad ognuno di noi, tanto da non potersene staccare.

La preghiera è il solo mezzo per comprendere che tutto è passeggero, con la preghiera ci si stacca dal mondo materiale per entrare in quello divino, e, salendo in alto, tutto quello che si vede giù diventa talmente piccolo da diventare privo di interesse.

La preghiera eleva fino a Dio, è la scala per salire e scendere dal cielo. La preghiera è la porta che permette, dopo aver sbrigato i compiti del giorno, di uscire da questo mondo ed entrare in quello divino. Manca solo un particolare affinché questo si compia: la nostra libertà, è il nostro si a permettere che l’Altissimo possa operare in noi.

Prepariamo in queste poche settimane dal Natale la nostra porta del cuore, decidendo di trovare del tempo alla preghiera calma, meditata.