FESTA POPOLARE DEL BEATO PIO 18-24 APRILE 2016

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LA TUA VITA E’ UN ATTO DI AMORE
Nell’Anno del Giubileo della Misericordia e nella ricorrenza del
50° di sacerdozio di P. Fernando Taccone
la festa popolare del Beato Pio ci stimoli ad un’autentica conversione
per un quotidiano cammino di santità.
18 L  21,00      Celebrazione del Giubileo della Misericordia
                            ed Eucarestia
                            Zona pastorale di Igea Marina e Valmarecchia
                            Anima il Rinnovamento nello Spirito
19 M  21,00     Celebrazione del Giubileo della Misericordia
                            ed Eucarestia
                             Zona pastorale di Savignano, Poggio Torriana
                             e S. Mauro Pascoli
                             Anima il Movimento Laicale Passionista
20 M  21,00     Celebrazione del Giubileo della Misericordia
                             ed Eucarestia
                              Zona pastorale di Bellaria e di Viserba
                              Anima il coro di Viserba
21 G  21,00       Celebrazione del Giubileo della Misericordia
                             ed Eucarestia
                              Zona pastorale di Santarcangelo con S. Vito
                              e S. Giustina
                              Anima il coro di Santarcangelo
22 V  21,00          Incontro – Conversazione con l’autrice del libro:
                                MA MI STAI ASCOLTANDO?
                                Dott.ssa Barbara Bevilacqua
                                Sulla comunicazione nei rapporti umani,
                                specialmente nella coppia.
                                In collaborazione con l’Ufficio per
                                 la Pastorale Familiare Diocesana.
23 S  15,30           Messa alla Casa natale del Beato Pio,
                                 presiede Mons. Maurizio Fabbri,
                                 Vicario Generale della Diocesi di Rimini.
                                 Pellegrinaggio al santuario della Madonna di Casale
                                 Beato Pio per via santarcangiolese.
                                 Ristoro per tutti.
           18,00        Giubileo ed Eucarestia
           19,00        Concerto del Coro “Carla Amori” di Rimini.
                               Tema: Vita e famiglia.
24 D                    Sante Messe orario festivo
           16,00      Messa, canta il Coro del Santuario. Segue la Processione.
           18,00      Messa, presiede P. Fernando Taccone che celebra
                             il giubileo del 50° di sacerdozio,
                              canta il Gruppo Benizzi di Rimini
           19,00      Concerto vocale del Gruppo Benizzi di Rimini

Vittoria della Misericordia

Quest’anno la Pasqua si colora di sfumature infinite. E’ la Pasqua del Giubileo straordinario della Misericordia. Papa Francesco ha immesso una corrente nuova di elettricità nella Chiesa e nella Società. L’elettricità garantisce la luce e il mondo ha bisogno di luce. Ne vediamo troppe e tutti i giorni di cose oscure e nere, quantomeno offuscate. Invocare un punto luminoso su cui dirigersi, apre alla speranza più cercata e desiderata.

Le centrali elettriche non sono sufficienti a dare questo segnale, occorre una luce speciale che viene dall’Alto.

La Domenica di Pasqua il sepolcro di Cristo, nella tomba nuova di Giuseppe di Arimatea scavato nella pietra, si apre mentre una luce divina abbaglia i soldati che erano stati messi a guardia di Gesù morto. La pietra che copriva  la tomba metteva veramente una pietra sopra quanto era accaduto: il dramma della Passione.

La Settimana Santa ci ricorda la disumana sofferenza che si abbatte con cattiveria sopra l’innocente Gesù. Nel Getsemani Gesù lotta prima ancora che cominci la sua passione, ora la deve accettare nella sua vita, come parte fondamentale della sua storia. La sua volontà umana si scontra con quella del Padre: “Allontana da me questo calice”. La sofferenza non è per l’uomo che è creato per la felicità, ma dopo il peccato di origine diventa nostro pane quotidiano da saper masticare e ben digerire chiedendo al Padre di darci la forza per saperlo accettare per purificarci. Gesù prega con la faccia a terra, implora la liberazione, ma poi accetta nella consapevolezza che ogni fiore e ogni frutto nasce da un seme che marcisce, muore e poi è fonte di una vita nuova. Ora Gesù può esclamare: “Sia fatta la tua e non la mia volontà”. La volontà del Padre non è di farci soffrire, ma di aiutarci a trasformarla in occasione di frutti maturi e di vita incamminata alla trasformazione nella vita eterna.

La risurrezione di Cristo è la luce nelle tenebre del mondo, la luce nelle ignoranze del mondo, la luce nelle molteplici tentazioni del demonio Principe delle tenebre.

Il Beato Pio Campidelli con la sua giovane vita di un ventunenne ha perfino goduto nella sua sofferenza, la tubercolosi, ed ha desiderato di unirsi al suo Dio e Salvatore. Guardava il Crocifisso. Lo aveva accomodato lui stesso con le sue mani un crocifisso un pò logoro, e lo regalò alla mamma che lo salutava per l’ultima volta: “Prendilo, mamma, l’ho accomodato io, mi ha dato tanta forza, ne darà anche a te quando mi pensi che non ci sarò più in terra con te. Ci rivedremo in Paradiso.” Si abbracciarono per l’ultima volta.

La luce della Pasqua ha illuminato la vita di Pio, come vuole illuminare ognuno di noi. Lasciamoci illuminare.

Dal santuario della Madonna di Casale e del Beato Pio Campidelli l’augurio più bello di una vita luminosa piena di tanta misericordia degli uni verso gli altri.

Buona Pasqua!

P. Fernando Taccone, passionista

superiore della comunità

San Bernardo da Chiaravalle

Tra le preghiere a Maria più famose della nostra tradizione c’è quella del monaco cistercense Bernardo di Chiaravalle. Uomo devoto si volge a Maria con una fiducia incrollabile d’essere esaudito in ogni sua richiesta se questa fosse stata presentata per mezzo di Maria. Nel corso di questa pur breve preghiera emergono tre parti essenziali che seguono uno schema quasi narrativo, di certo frutto della meditazione e dell’esercizio delle tre potenze (o facoltà) dell’anima che emergono abbastanza chiaramente:

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