B. Pio Campidelli, giovane passionista

Ci separano 150 anni dal 29 aprile 1868, quando i vagiti di un bambino risuonarono nella povera casa di Giuseppe Campidelli e Filomena Belpani a Trebbio di Poggio Torriana (RN). Era nato Luigi, per tutti Gigino, alle ore 10 del mattino e subito battezzato; terzo di cinque fratellini.

 Alla casa colonica era annesso il mulino della zona. I carrettieri andavano e venivano per macinare il grano. Papà Giuseppe è conosciuto da tutti come forte lavoratore, aiutato dalla non meno forte moglie Filomena.

Gigino il 9 febbraio 1873, a solo cinque anni, riceve la Cresima a Poggio Torriana. Il 27 agosto 1874 papà Giuseppe crolla, distrutto dal tifo. La mamma Filomena porta la preoccupazione della giovanissima famiglia! Intensifica il suo lavoro, ma anche la sua preghiera. Trova in Gigino un alleato fedele. Lo zio Michele vuole che aiuti anche nel lavoro dei campi e lui obbedisce, ma alla fine della giornata, il sole, la fatica materiale riducono il ragazzo a uno straccio: febbre, gonfiore del viso. Sta male.

Mamma Filomena comprende sempre più che quel figlio è fatto per altre cose. Lo manda a scuola dal giovane cappellano Don Angelo Bertozzi, lo porta volentieri con sé in chiesa, anche di mattina presto per l’ottavario dei morti. Gigino è contento di stare dentro a queste cose sante e sente il desiderio di condividerle con i coetanei. Lega una campanella ad un albero per richiamare i compagni e spiegare quanto apprende da Don Angelo. Partecipa con la mamma alle due missioni al popolo predicate dai Passionisti a Torriana e a Poggio Berni. E’ affascinato dal giovane missionario P. Stanislao Cerri. A lui manifesta il desiderio di farsi passionista. Ha solo dodici anni. Il missionario lo consiglia di attendere il quattordicesimo anno. Il 2 maggio 1882 entra al seminario passionista di Casale, primo romagnolo. Inizia la vita religiosa e cambia il suo nome in Pio di S. Luigi Gonzaga. Rimane sette anni nella comunità passionista, sempre fedele e gioviale nella vita di comunità, nella preghiera notturna e diurna, nello studio e nella formazione umana e religiosa. Si prepara a diventare missionario. Purtroppo la terribile tubercolosi lo stronca a 21 anni il 2 novembre 1889. San Giovanni Paolo II lo dichiara Beato il 17 novembre 1985.