Simbolo Mariano di san Gabriele

 

21.Con S. Bonaventura: «Chi avrà negletto voi morirà nei propri peccati. Chi non vi invoca in questa vita non raggiungerà il regno di Dio; per coloro dai quali allontanerai lo sguardo non ci sarà speranza di salvezza».

22.La vostra devozione credo con s. Efrem che sia Codice di libertà. Credo con S. Anselmo che: «l’eterno castigo non toccherà per chi avrete pregato almeno una volta». E che la vostra devozione è avere certe armi di salute, che Iddio non concede se non a coloro che Egli vuol salvi, come mi assicura il Damasceno. Onde concluderò con S. Antonino: «Come è impossibile che si salvino quelli dai quali distoglierà lo sguardo, così è necessario che si salvino e siano glorificati quelli sui quali fermi lo sguardo, ponendo per essi il patrocinio».

23.Credo, come già rivelaste a S. Brigida, essere voi la Madre di tutte le anime purganti, mentre tutte le pene che esse meritano per le colpe commesse in vita, in ogni ora per le vostre preghiere sono in qualche modo mitigate. Troppo dunque felici e fortunati, vi dirò con S. Alfonso, sono i vostri devoti; mentre ci assicura S. Bernardino che «liberate dai tormenti del purgatorio in modo particolare i vostri devoti». Conforme a ciò che intese S. Brigida che vi diceva Gesù: «Voi siete la mia madre, voi la madre della misericordia, la consolazione di coloro che sono in purgatorio».

24.Credo che voi, stando per andare in paradiso, domandaste, e senza dubbio otteneste, di poter condurre con voi tutte le anime che si trovavano in purgatorio. Credo altresì, come prometteste al Papa Giovanni XXII, che gli ascritti al Carmine, nel sabato dopo la morte sarebbero liberati dal purgatorio. Ma più felici sono i vostri devoti poiché «a loro sarà aperta la porta del cielo». Voi siete «la Porta d’ingresso della celeste Gerusalemme, la Porta del cielo, la Felice Porta del cielo, il Veicolo al cielo».

25.Credo che: «nella Gerusalemme [celeste] la vostra potestà consiste nel comandare ciò che volete e nell’introdurvi chi volete». Per voi il cielo è aperto, l’inferno vuotato, la celeste Gerusalemme ristabilita, ai miseri in procinto di dannazione è stata ridata la vita» (S. Bernardo).

26.Credo che: «chi vi ascolta non avrà vergogna; chi lavora sul vostro non fallisce», e vi riconosco per quella celeste nocchiera che conduce all’eterno porto i vostri devoti ricoverati nella navicella della vostra protezione, come mostraste a S. Maria Maddalena de’ Pazzi; onde la vostra devozione, vi dirò con S. Bernardo, «è segno infallibile per conseguire la salvezza eterna», e col B. Alano: «Chi pratica questa devozione (salutare spesso con l’Ave Maria) è segno di grande valore di predestinazione alla gloria». Onde concluderò con Guerrico abate: «Chi vi presta servizio, è così sicuro del paradiso, come se fosse in paradiso».

27.Credo con S. Antonino che non «si trova nessuno dei santi che compatisca nelle debolezze, come voi, o beatissima vergine Maria». Date più di quello che vi si chiede: «Dovunque si trovi la miseria, accorrete e soccorrete con la vostra misericordia». «Siete sempre in movimento per cercare chi salvare». «Spesso, vi dirò con l’abate di Celles, chi la giustizia di vostro Figlio può condannare, voi, madre della misericordia, liberate». Onde credo ciò che il Signore disse a S. Brigida: «Se non intervenissero le vostre preghiere, non ci sarebbe speranza di misericordia». Onde tengo con S. Fulgenzio che: «il cielo e la terra già da gran tempo sarebbero rovinati, se con le vostre preghiere non li aveste sostenuti».

28.Credo che la vostra altezza sia superiore a tutti i Santi ed Angeli, e che: «è tanta la vostra perfezione che al solo Dio siete riservata da conoscere». Credo «che dopo essere Dio venga essere madre di Dio», e che in conseguenza «non potevate essere più unita a Dio che diventando Dio» (Alberto Magno).

29.Credo che «la dignità di Madre di Dio nel suo genere è infinita»; e che il vostro stato fu sommo, «quale si poteva dare a una genuina creatura». Confesso con S. Bonaventura che «è la maggior grazia conferibile a genuina creatura essere madre di Dio, è la maggiore che Dio può fare. Dio può creare un mondo più grande, un cielo più vasto, ma non può far cosa più grande della Madre di Dio».

30.Credo «che per voi è stato fatto il mondo», e che «per vostro ordine il mondo seguita a rimanere, il quale anche voi con Dio creaste dall’inizio», e che per amor vostro non distrusse Dio l’uomo dopo il peccato.